Per certe cose ha un occhio da lince: a Selvaggia Lucarelli non sfugge proprio nulla. Vedere per credere l’ultimo caso legato a Clizia Incorvaia…
Continua la sua battaglia contro gli influencer e i famosi post con l’hashtag #supplied o #adv che risultano praticamente nascosti. Stiamo parlando di Selvaggia Lucarelli che nelle ultime ore ha fatto un’altra vittima. Di chi si tratta? Di Clizia Incorvaia “pizzicata” dalla penna graffiante ad aver provato, forse, a nascondere appunto il riferimento alla sponsorizzazione.
Selvaggia Lucarelli “smaschera” Clizia Incorvaia
Da tempo la Lucarelli ha iniziato una vera e propria battaglia contro gli influencer scrocconi che sfrutta gli #adv e i #supplied per godere di privilegi o oggetti senza pagare fornendo, in cambio, pubblicità sui social. Proprio in questo senso, nelle ultime ore, la penna graffiante ha sottolineato come Clizia Incorvaia potrebbe aver provato a “nascondere” il famoso hashtag scrivendolo in piccolissimo…
La Incorvaia è stata ospite a Venezia, probabilmente per partecipare in questi giorni alla Mostra del Cinema e ha soggiornato in una location molto bella. Peccato che, come mostrato nelle sue stories Instagram, la donna sia stata “invitata” nella struttura come confermato dal suo hashtag #supplied che, però, non è stato molto leggibile. Proprio per questo la Lucarelli ha fato notare la “furbata” scrivendo nelle sue stories: “Qui il supplied è proprio per intenditori (oh, non imparano)”.
La lotta contro gli influencer “scrocconi”
Già in passato la brava Selvaggia aveva fatto notare comportamenti simili da parte di altri influencer. Scrivendo in un pezzo per Il Fatto Quotidiano, la Lucarelli aveva fatto notare: “L’idea che dei milionari debbano farsi offrire pure una coppetta con due kiwi e una mela, inizia a generare un risentimento più che comprensibile”. La donna aveva invitato gli influencer a riflettere “su quanto il divario sociale, la mancanza di alloggi, il calo del potere di acquisto dei salari siano una polveriera e su quanto i ‘supplied’, ovvero i benefit concessi a chi i benefit se li può pagare, finiscano per diventare una delle tante ‘scintille’ che accendono la rabbia”.
